Ieri era il 19 marzo.
Il 19 marzo è una ricorrenza importante: inizia la “stagione dei pitali” in Collegio, ed è la Festa del Papà.
Ma soprattutto, è l’onomastico di circa metà delle nonne d’Italia. Fateci caso: quante persone conoscete che hanno almeno una “nonna Pina”? Io ne ho una, ad esempio. Apparentemente, un’intera generazione in Italia, più o meno ottant’anni fa, ha chiamato circa metà delle proprie figlie “Giuseppa” o “Giuseppina”. Indagando con vari amici, ho scoperto vicende inquietanti, storie di nonne che di nome fanno “Carmela” ma si fanno chiamare “Pina”… E a livello mediatico, non sfuggirà l’espediente sottile con cui la ex moglie di Fantozzi – la celeberrima “Pinaaaa, vieni qui che ti apro in due come una mela!” – sia stata imposta in anni recenti come nonna nella fiction “Un medico in famiglia”.
Tutte coincidenze? Certo che no! Siamo di fronte a un mistero, Qualcuno sta cercando di fare il lavaggio del cervello a decine di milioni di nipoti di milioni di nonne Pine. Ma chi? e perchè? C’è materia per un thriller in stile Dan Brown, c’è già perfino un titolo pronto a farne un bestseller: “Il Codice Pina”. Chi sarà il Daniele Marrone che si prenderà la briga di scriverlo?