Mi sembra la traduzione migliore per il titolo del nuovo film con Daniel Craig / James Bond. Va perso (ma non vedo modo di renderlo) il riferimento al quantum, che tanto non si capisce esattamente che cosa sia. In compenso, si esprime bene il sollievo di 007 nell’incontrare la modella di turno. E anche, aggiungerei, il sollievo dello spettatore nel vedere un film decoroso dopo essersi calato La Mummia 3 e Babylon A.D.
Non che siamo al cospetto di un capolavoro, intendiamoci: la prima mezzora è puro videogioco, un susseguirsi di inseguimenti spettacolari ma anche un po’ noiosi (un po’ come la lotta tra Peter Griffin e l’uomo-gallo), praticamente priva di dialogo. Ma diversi spunti interessanti ci sono. Tanto per cominciare, la canzone di testa, Another Way To Die dell’inedito e affascinante duo Jack White (White Stripes) – Alicia Keys: nel genere “canzoni per film di 007” una delle migliori in assoluto secondo me.
Poi, soprattutto, l’idea che anche i governi buoni sono cattivi. Basta dipingere il governo britannico come il paladino della libertà e della democrazia mondiale (con il governo americano nel ruolo del ricco scemo di turno). Qui si parla chiaro, il capo della CIA in Sud America e il Ministro degli Esteri britannico coinvolti in loschi affari con i peggiori criminali del mondo, “perché se non facciamo affari con i cattivi, non ci resta nessuno con cui farne”. Ricchi scemi poi continuano a esserlo, dal momento che gli “affari”, nella fattispecie, sono una colossale fregatura.
Tutto come nella realtà! Se non fosse che qui c’è 007, e un po’ tutto l’MI6, che si schiera dalla parte dei buoni e contro i cattivi. Nel finale eccolo che restituisce ai campesinos boliviani l’acqua di una falda sotterranea, che governi imperialisti e multinazionali del crimine (ma c’è poi tanta differenza?) volevano privatizzare.
E la sigla di coda potrebbe essere “Alerta, alerta, alerta que camina / la espada de James Bond por America Latina!”.