Arriva la primavera, e i fascisti a Pavia sono usciti dal letargo in cui erano piombati dopo la chiusura della sede di Forza Nuova, lo scorso autunno.
Nel giro di poche notti sono state prese di mira la pizzeria gestita in viale Campari da Tang Le, al quale è stata anche vandalizzata l’auto con svastiche e scritte come “cinesi raus” (che poi Tang Le è vietnamita, per dirla tutta, ma poco cambia) e la bottega del barbiere Khaled in via Riviera, che ha avuto l’insegna distrutta e la saracinesca imbrattata con svastica e digramma delle SS. I fascisti non si sono fatti mancare niente: hanno sfondato il vetro d’ingresso della sede del PdCI, e lordato alcuni luoghi simbolici della Resistenza, e in particolare la lapide commemorativa di Ferruccio Ghinaglia nel piazzale che porta il nome del martire comunista, in Borgo.
Il tutto mentre Forza Nuova, sebbene orfana della sua sede, comincia la sua campagna elettorale (che si concluderà, pare, con l’apparentamento con il PdL) inondando di adesivi la città.
Ieri pomeriggio un presidio organizzato in poche ore, e che ha coinvolto almeno un centinaio di militanti antifascisti, ha dato una prima risposta a questi servi senza cervello: non abbiamo paura di voi, continueremo a batterci finché non vi avremo fatto tornare nel posto dove meritate di stare, le fogne.
La campagna elettorale che comincia ad affacciarsi pure fuori dalle pagine della Provincia Pavese dovrà essere anche un’occasione per risvegliare le coscienze e rilanciare le mobilitazioni contro il fascismo e il razzismo, in difesa della democrazia e del diritto di tutti, ovunque siano nati, a condurre un’esistenza pacifica e dignitosa senza il timore di rappresaglie da parte delle nuove squadracce. I fascisti, non certo gli immigrati, sono una piaga da sanare una volta per tutte!