Lupus in Tabula

Negli scorsi mesi, mi è capitato in diverse occasioni di giocare a Lupus in Tabula, una sorta di gioco di ruolo da provare in almeno una decina di persone. Il regolamento completo si trova qui, e sarebbe troppo lungo (oltre che inutile) riprodurlo qui sopra.

Siamo nel Villaggio di Tabula, un paesello tra i campi infestato, per la disperazione dei suoi abitanti, dai Lupi Mannari. Lupi Mannari e Umani sono le due fazioni che si combattono durante la partita: i Lupi Mannari sono due o tre a seconda delle dimensioni del villaggio, tutti gli altri sono gli Umani, che possono essere semplici contadini o personaggi dotati di poteri e peculiarità particolari. Tutti i ruoli – Lupi, Contadini semplici, altri personaggi del Villaggio – vengono assegnati dal Master all’inizio della partita.

Il gioco si svolge lungo fasi successive di notte e giorno. Di notte, mentre tutti i giocatori hanno gli occhi chiusi e coprono eventuali rumori con il battito cadenzato delle mani, il Master chiama i vari personaggi che svolgono le relative azioni, e per ultimi i Lupi Mannari, che ogni notte sbranano un Umano. Di giorno il Villaggio al completo (compresi i Lupi in incognito!) accertato il decesso discute per cercare di capire quali giocatori siano, in realtà, Lupi Mannari. Tanto i personaggi dotati di poteri particolari (come La Veggente, che ogni notte scopre l’identità di un giocatore a sua scelta), quanto, ovviamente, i Lupi, cercano più o meno scopertamente di orientare la discussione per eliminare questo o quel giocatore, secondo le convenienze. Alla fine della giornata, infatti, tutti votano quale abitante del villaggio sacrificare: dopo un ballottaggio tra i due più votati, uno solo viene mandato al rogo. Ed è di nuovo notte… Così si procede a oltranza, fino a quando o vengono individuati e uccisi tutti i Lupi (vittoria degli Umani) o i Lupi riescono a sbranare abbastanza Umani da restare in parità numerica (vittoria dei Lupi).

Non sto a descrivere qui i vari personaggi del Villaggio: a parte La Veggente, tutti gli altri possono essere o non essere presenti in una partita, anche a seconda del numero dei giocatori, e ciascuno influenza in vario modo l’andamento del gioco.

Vorrei però avanzare una proposta per una coppia di personaggi ulteriori rispetto a quelli previsti dal regolamento, da sperimentare in una prossima partita:

Gli Urmi (13): come i Massoni, sono due umani che conoscono reciprocamente il ruolo dell’altro. Solo durante la prima notte, infatti, il Moderatore chiama anche gli Urmi i quali aprono gli occhi e si riconoscono. Ai fini del termine della partita, per il Veggente e per il Medium sono considerati umani. Alla fine della partita, se soltanto uno dei due è sopravvissuto, vince anche se hanno vinto i Lupi Mannari; l’altro perde anche se hanno vinto gli Umani. Se sopravvivono o muoiono entrambi, entrambi perdono. Gli Urmi vanno aggiunti al mazzo sempre in coppia, e non singolarmente.