No, non mi sto riferendo al grande concorso natalizio “Mai più senza”, vinto dall’amico Emanuele (congratulazioni!) bensì, con qualche giorno di ritardo, ai “Sansirini” consegnati dal Comune di Pavia lo scorso 9 dicembre, come ogni anno.
La selezione è stata durissima e ha scatenato polemiche infuocate, ma, come apprendo da la Provincia Pavese, uno dei vincitori era fin da principio sicuro di ricevere il premio: si tratta di Piera Capitelli, ex sindaco della città.
Il bando della Civica Benemerenza di San Siro recita così: «Il Comune di Pavia, interprete dei sentimenti e della volontà della cittadinanza, ritiene di avere tra i suoi doveri il compito di onorare adeguatamente l’attività di tutti coloro che, con opere nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’industria, del lavoro, della scuola, dello sport, con iniziative di carattere sociale, assistenziale o filantropico, con particolare collaborazione alle attività della Pubblica Amministrazione, con atti di coraggio o di abnegazione civica, abbiano in qualsiasi modo giovato alla città di Pavia, sia rendendone più alto il prestigio attraverso la loro personale virtù, sia servendone con disinteressata dedizione le singole istituzioni».
E allora ricordiamo quali opere, quali iniziative, quali atti di coraggio o di abnegazione civica abbiano meritato alla Capitelli questo ambito trofeo.
Forse il Comune si è fatto interprete dei sentimenti di quanti si sono visti ridurre e chiudere uno dopo l’altro i principali spazi di aggregazione, in centro e non solo. O forse ha voluto adeguatamente onorare l’organizzazione degli elefantiaci Festival dei Saperi, occasione per ogni tipo di intrallazzo.
Tra le opere che hanno giovato alla città nel campo del lavoro, non si può non citare la concessione (per la verità, con la collaborazione dell’amministrazione provinciale) dell’area su cui sorge il centro commerciale Carrefour, senza alcuna garanzia occupazionale: solo la protesta prolungata dei dipendenti della catena GS ha arginato temporaneamente la perdita di posti di lavoro stabili in favore di assunzioni precarie.
Ricordiamo poi il particolare impegno nell’intraprendere la strada della privatizzazione dei servizi pubblici, con la cessione di parte dell’ASM (la parte redditizia naturalmente) a Linea Holding Group: se oggi la nuova amministrazione può pensare di privatizzare l’acqua, è anche grazie all’infaticabile lavoro di chi l’ha preceduta.
Nel campo del sociale, non possiamo dimenticare la sensibilità filantropica mostrata con lo sgombero del campo rom alla SNIA Viscosa nell’agosto 2007: oltre un centinaio di persone, molte donne e bambini, lasciate senza un tetto sia pure precario dalla sera alla mattina. Con un’ottima ragione però: consentire la speculazione edilizia su quei terreni. Per non parlare delle famigerate ordinanze “anti-bivacco”, poi recepite dal draconiano Regolamento di Polizia Urbana.
E non ci si scordi del coraggio con cui la vecchia giunta ha affrontato l’organizzazione di gruppi neo-fascisti in città: un bell’ordine del giorno bipartisan, con cui si condannavano gli episodi di violenza suscitati dagli opposti estremismi!
Insomma, la premiazione del 9 dicembre è stata un vero e proprio passaggio di consegne: quello che l’ex sindaco ha cominciato, la nuova amministrazione intende portarlo a compimento. Brava Piera, ti ricorderò anche così.
mi stai facendo piangere :’-(