Chi l’avrebbe mai detto che il territorio di Pavia potesse essere permeabile a infiltrazioni di stampo mafioso? Un sacco di gente l’aveva effettivamente detto, a cominciare dai comunisti pavesi nel loro programma elettorale.
E – sorpresa, sorpresa – le Direzioni Distrettuali Antimafia di Milano e di Reggio Calabria sembrano essere della stessa opinione, dal momento che fra le trecento persone arrestate oggi in via cautelare, dopo mesi di indagini, compare anche il direttore dell’A.S.L. di Pavia Antonio Chiriaco. L’accusa è di associazione mafiosa e corruzione.
Sfogliando il web in cerca di approfondimenti sulla vicenda, si legge (Affari Italiani) che Chiriaco avrebbe dato indicazioni al boss della ‘Ndrangheta Pino Neri perché convogliasse voti nientepopodimeno che sul Faraone Giancarlo Abelli alle ultime elezioni regionali.
Abelli, che dopo essere “tornato” se n’è prontamente andato di nuovo a Roma a fare il deputato, sarebbe peraltro estraneo ai fatti e non indagato. Evidentemente, Chiriaco era proprio convinto che fosse la persona giusta per governare la Lombardia.
Ma non sono soltanto Chiriaco e (suo malgrado?) Abelli gli unici legami di Pavia con l’inchiesta della magistratura antimafia. Tra gli indagati compare infatti anche il nome di Pietro Trivi, assessore al commercio della Giunta Cattaneo, con l’accusa di corruzione elettorale in concorso con lo stesso direttore dell’A.S.L. e con l’infermiere ospedaliero Cosimo Galetti: dal sito del Messaggero apprendiamo che l’avvocato Trivi, già difensore dei naziskin nel processo ancora in corso presso il Tribunale di Pavia, sarebbe coinvolto in una storia riguardante “banconote inserite in una busta. Una somma, poche migliaia di euro, che secondo gli inquirenti sarebbe stata data a Galetti per comprare preferenze elettorali, circa 150 voti“.
Che saranno mai 150 voti, si chiederà qualcuno. Abbastanza per chiedere le dimissioni di una Giunta un membro della quale è indagato per corruzione elettorale nell’ambito di un’inchiesta dell’antimafia, e di un Sindaco il cui (mai nascosto) protettore potrebbe avere goduto dei favori della ‘Ndrangheta.
A proposito, qui potete leggere la solidarietà di Alessandro Cattaneo nei confronti del povero Trivi. Qui invece potete esprimere la vostra sacrosanta indignazione contro chi governa Pavia: Rosanna Gariboldi si sentirà meno sola.