Ogni giorno che passa, apprendiamo dalla stampa nuovi dettagli sulla portata dell’inchiesta reggino-milanese sulle infiltrazioni della ‘Ndrangheta (ecco perché ci tengono tanto alla legge-bavaglio…). I politici pavesi coinvolti a vario titolo sono ormai una piccola moltitudine: tra i nomi di spicco, oltre all’indagato Pietro Trivi ci sono Luigi Greco (assessore comunale ai lavori pubblici), Luca Filippi (figlio di Ettore già vice della Capitelli e ora in quota destra, con delega per ASM), Dante Labate (consigliere comunale, PdL) e Angelo Ciocca (Lega, già assessore provinciale, ora consigliere regionale con 18.000 preferenze).
È giusto aspettare la conclusione di indagini e processo per trarre le conclusioni giudiziarie della vicenda. Ma le conclusioni politiche sono già chiare come il sole: il territorio di Pavia è pesantemente infiltrato dalla ‘Ndrangheta, e il canale privilegiato di questa infiltrazione è il personale politico della destra, nei settori chiave della sanità e dell’edilizia (leggi speculazione). La Giunta di destra che governa da un anno il Comune di Pavia deve dimettersi, in blocco. Questa è la sacrosanta richiesta del corteo che stasera alle 19 partirà da Piazza Vittoria per concludersi in Municipio, dove si assisterà al Consiglio comunale straordinario indetto per affrontare la questione.
Già conosciamo la risposta della Giunta, di cui tuttora fa parte – sia pure “sospeso” – l’assessore indagato Trivi: il sindaco Alessandro Cattaneo, che in un’intercettazione tra il presunto boss locale Pino Neri e il costruttore Antonio Dieni viene definito “un Pupo” (nel senso di “burattino”, non di “giovane”), ha diramato un comunicato ufficiale invitando l’intera Giunta e tutti i consiglieri comunali a partecipare al corteo di stasera, chiamandosi quindi fuori da ogni responsabilità politica e dichiarandosi rappresentante “dei pavesi onesti”. Vergogna!
Il corteo di stasera dovrà essere un grande momento di protesta contro le mafie e contro chi ci fa affari. Un corteo contro la ‘Ndrangheta, certo, ma più ancora contro la Giunta che ha la responsabilità politica del suo radicamento nel nostro territorio: per Cattaneo, Centinaio e soci qui non c’è posto!