So che in molti ve lo stavate chiedendo, e se Tophost non mi avesse per l’ennesima volta abbandonato domenica sera (ah, ma pagheranno caro e pagheranno tutto!) vi sareste risparmiati due giorni di ansia.
Sì, ce l’abbiamo fatta! Sabato 11 settembre alle quattro e mezzo del pomeriggio circa, dopo un viaggio di un paio d’ore in macchina e più o meno tre quarti d’ora per trovare il punto esatto, Mauro Vanetti, Carlo Codega (giunto in bici da un paesello vicino) e io abbiamo raggiunto Cassina Valsassina in provincia di Lecco e abbiamo collocato la bandiera che celebrerà a imperitura memoria il primo Geohashing riuscito nel quadrante 45,9. Per tutta la valle il nostro trionfo è stato portato dalla nota (una sola ne produce) della mia vuvuzela.
Qui potete vedere il resoconto fotografico del viaggio e qui la pagina ufficiale con tutte le medaglie di cui possiamo fregiarci.
Il Destino ha riservato per questo primo tentativo riuscito una giornata perfetta e una destinazione spettacolare, oltre che incredibilmente comoda: il punto preciso era a poche decine di metri da un’area picnic all’imbocco di alcuni sentieri, e vicinissimo a un parcheggio! Certo, per raggiungerlo abbiamo dovuto guadare un ruscello e avventurarci in mezzo alla boscaglia, circostanza questa che mi ha insegnato la prima lezione per i prossimi geohashing: sempre e comunque, portare le scarpe da trekking.
Vicino alla destinazione, a futura memoria, abbiamo collocato un geocache: se a qualcuno capiterà di passare in quella zona, potrà divertirsi a cercarlo (magari con l’aiuto della traccia riconoscibile che abbiamo lasciato sul posto).
Per festeggiare l’impresa, ci siamo quindi concessi una ben meritata merenda (letteralmente infatti: “da meritarsi”) a base di salumi e formaggi tipici all’osteria del Capriolo, accompagnati da un bicchiere di barbera per i sacrosanti brindisi.
La via è aperta, nuovi avventurieri la imboccheranno e al primo meetup del 45,9 ne seguiranno numerosi altri. A Cassina Valsassina si è fatta la Storia.
🙂