Ennesima giornata interlocutoria di questo strano campionato al ribasso.
La Lazio rimane sì capolista ma perde il derby con la Roma, sia pure recriminando per un arbitraggio non impeccabile e per un incrocio dei pali che sta ancora tremando. È troppo presto per scrivere “Io l’avevo detto”, ma intanto il Milan è a -2. Sarà proprio il Milan l’osservato speciale di questa settimana: nel turno infrasettimanale affronterà il Palermo (con Miccoli al rientro al fianco del fuoriclasse Pastore), mentre domenica giocherà il derby da favorito contro un’Inter che sembra essere stata colpita dall’undicesima piaga d’Egitto, gli Infortuni, ma che anche a prescindere dall’infermeria gioca proprio male. Dovessero riuscire a vincere entrambe le partite (ripeto: dovessero riuscire a vincere entrambe le partite), i rossoneri renderebbero credibile la loro candidatura al titolo: dovessero vincere lo scudetto, ci sono buone probabilità che siano la squadra campione con la peggior difesa della storia, come testimoniano anche i due gol presi ieri dal Bari.
Colpisce comunque una classifica che così corta non è mai stata dopo dieci giornate: appena 14 punti tra la prima e l’ultima, ma soprattutto appena 4 punti tra zona Europa League e zona retrocessione. Insomma, tutto è può accadere, ma è chiaro che non sono le posizioni nella classifica di oggi a poter fornire un criterio sensato per valutare la qualità delle squadre.
SERIE A
Bari – Milan 2-3
Bologna – Lecce 2-0
Fiorentina – Chievo 1-0
Sampdoria – Catania 0-0
Udinese – Cagliari 1-1
SERIE B