Biglietto del treno andata e ritorno per Bergamo: 8,40 Euro.
Cappuccino e brioche al bar della stazione in attesa della coincidenza: 2 Euro.
Veder piangere di gioia la lavoratrice che difendi quando dopo quattro anni di causa ottiene il lavoro a tempo indeterminato: non ha prezzo.
Otto mensilità di risarcimento invece di tutte le retribuzioni perdute dall’inizio della causa: minimo 30.000 Euro in meno, con il Collegato Lavoro.
In pratica, Governo e Parlamento hanno rubato questi soldi alla lavoratrice e li hanno regalati al suo datore di lavoro (che aveva chiesto addirittura che il risarcimento fosse ulteriormente ridotto a 2,5 mensilità!) Papale papale. Questo era tanto per chiarire che cosa significa in concreto “attacco ai diritti dei lavoratori” e possibilmente per provocare un po’ di sacrosanto sdegno nei lettori.
e c’è modo per fermarli? L’alternativa so qual è, e non è legale.
Io la renderò legale.
L’attacco all’articolo 18 l’abbiamo fermato, ai tempi. Quindi si può! Proviamoci…