Chi picchia le donne offende la Dea

Si sa, non si può scegliere il tifo: dopo un quarto di secolo trascorso a sostenere i colori dell’Atalanta, l’unica cosa che mi è concessa in questi anni in cui giocatori e dirigenti della Dea ne combinano più di Bertoldo è un malessere tormentoso, che non accenna a diminuire.

Non si è ancora finito di scontare le penalizzazioni per il calcio-scommesse che un nuovo caso, ancora più disgustoso, riempie le pagine sportive. No, non parlo del “caso Stendardo“, gestito con cattivo gusto dalla società e con un oceano di ipocrisia e inesattezze dalla stampa, bensì di quello ben più grave relativo a Ezequiel Schelotto.

I fatti, come raccontati sulla Gazzetta dello Sport: la notte fra domenica e lunedì il giocatore viene fermato dalla polizia, chiamata da persone che avevano assistito a un violento litigio tra l’uomo e una donna. Schelotto cerca di darsi alla fuga ma viene bloccato, la ragazza afferma di essere stata colpita da schiaffi e un calcio e finisce in ospedale, con una prognosi di quattro giorni.

La società ha deciso di multare il calciatore perché… era fuori a un’ora tarda il giorno prima di un allenamento. Sui fatti, invece, ha scelto di prestar fede alla versione di Schelotto – secondo cui non sarebbe successo nulla – sostenendo che si tratti di “vicende private”. Vergognosa la “spiegazione” data dal direttore sportivo Pierpaolo Marino: “”Chi è senza peccato scagli la prima pietra, siamo stati tutti giovani, fidanzati e bollenti.

Ora, è innegabile che, in mancanza di un accertamento dei fatti, una sanzione disciplinare per l’episodio di violenza sarebbe stata giuridicamente immotivata. Ma è del tutto inammissibile che di fronte anche alla sola possibilità che violenza ci sia stata, la società attraverso i suoi dirigenti faccia finta di niente e addirittura cerchi di giustificare l’ipotetico accaduto. Come si può sostenere che picchiare una donna sia un gesto comprensibile? Come si può sdoganarlo come una ragazzata? Non poteva esserci “difesa” più indecente di questa, in un Paese in cui, soltanto nel 2012, sono oltre cento le donne uccise da uomini perché donne, nella maggior parte dei casi dal proprio partner o ex partner. Quelle ferite o violentate è impossibile contarle, anche perché in molti casi, per paura di subire conseguenze peggiori, non sporgono denuncia.

Se una gomitata a un avversario viene punita con la squalifica e la mancata convocazione in Nazionale, il solo sospetto che un calciatore abbia schiaffeggiato e preso a calci una donna dovrebbe precludergli ogni convocazione: i dirigenti dell’Atalanta dovrebbero promuovere l’accertamento dei fatti e, nel frattempo, sospendere per cautela il giocatore da partite e allenamenti.

Qualche parola di disprezzo la meritano pure i mezzi di informazione, televisione e stampa: una settimana fa hanno speso titoli e pagine e decine di minuti a commentare il “caso Stendardo”, difendendo con ipocrisia pari soltanto alla quantità di inesattezze il diritto di un miliardario a sostenere l’esame di avvocato nel giorno in cui era stato convocato per una partita ufficiale. Adesso, la vicenda di Schelotto viene derubricata a “gossip” (così SKY Sport su twitter) o, nei casi migliori, messa sullo stesso piano di quell’altra. Vergogna anche soltanto pensare il paragone!

La ninfa Atalanta, prototipo della donna emancipata dalla schiavitù dell’uomo (ma solo fino a quando un uomo si alleò con una divinità per sconfiggerla e asservirla: dalla mitologia si imparano molte lezioni) non potrebbe tollerare che Schelotto giochi nella sua squadra, né che Pierpaolo Marino la rappresenti come dirigente. Da tifoso, sarei disposto a sacrificare volentieri la Serie A per vedere entrambi fuori dai piedi.

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18 comments

  1. Bella la storia della ninfa Atalanta, non la conoscevo.

    Nelle dichiarazioni del direttore sportivo ci sono passaggi che mi sembrano ancora più gravi di quello che rilevi tu.

    Pesa come un macigno quel”chi è senza peccato…” e quel “tutti”.
    Significa che nella mente di costui è prassi avere un comportamento violento nei confronti della propria donna? o che sia successo a tutti una volta nella vita? e che questo sia causato da un comportamento focoso e innamorato. L’ho uccisa perché l’amo troppo è la conseguenza logica di questo comportamento “appassionato”. Poi ci sorprendiamo dei femminicidi.

    Io conosco tanti, tantissimi uomini che sono senza peccato, in questo senso. A loro io, e altre, chiedo di scagliare pietre contro questa incultura e questa visione distorta dei rapporti d’amore.

  2. @Ele: grazie!
    @Daniela: hai perfettamente ragione. L’atteggiamento rientra in quello più generale che crea il clima in cui si verificano quotidianamente tante violenze nei confronti delle donne.
    @dinamopress: l’avevo letto, concordo completamente!

  3. Mi tolga una curiosità; Lei è così “giustizialista” da essere sicuro che è successo davvero quello che i nostri pseudo-media nazionali raccontano??? Ha le prove??? Se le ha, le tiri fuori. Altrimenti abbia il pudore di tacere.

  4. che articolone! si sa che in italia è pieno di moralizzatori e ciarlatani! che provi hai in mano per accusare schelotto di aver “picchiato selvaggiamente” la propria ex fidanzata’ NIENTE solo un pezzo di carta rosa, di cui si sa che da tempo è avverso alla squadra atalanta e al popolo bergamasco, probabilmente a causa di qualche senso di inferiorità.
    anzi ti dirò di più! io che non so nulla, so che questa ex fidanzata è famosa in città per facili costumi, diciamo che la da via come il pane se c’è di mezzo il soldo.
    da una persona così non mi aspetto altro che sceneggiate alla napoletana per attirare attenzione e poter fare la parte della vittima.
    cari i miei signori, l’italia va a rotoli e voi continuate a voler combattere i mulini a vento!

  5. Evidentemente è inutile tentare di discutere razionalmente con i personaggi che hanno scritto gli ultimi commenti. Non li cancello a testimonianza della stupidità del genere umano. Probabilmente sono tra le stesse persone che un anno e mezzo fa sostenevano a spada tratta l’innocenza del “capitano” Cristiano Doni, salvo poi ricoprirlo di (meritati) insulti.
    Non che ce ne sia bisogno, ma tanto per chiarire, ovviamente il mio punto non è che Schelotto sia sicuramente colpevole – ho usato ogni forma di cautela possibile sulla questione, specificando che non è stata accertata – ma che è disgustosa la difesa preventiva condotta dalla società, nella persona del suo dirigente Pierpaolo Marino, che già mette le mani avanti sdoganando un possibile caso di violenza come una “ragazzata”.

  6. è evidente che non è a conoscenza dei fatti.
    Prima di sparare sentenze si informi meglio. Pierpaolo Marino ha introdotto la sua conferenza dicendo che in assenza di prove e sentenze lui si fida della parola di schelotto, il quale gli avrà detto la sua versione dei fatti.
    se suo figlio torna a casa con un accusa simile, voglio proprio vedere se lo incrimina e lo punisce senza che abbia la possibilità di difendersi e dire la sua versione dei fatti. meno male che fa l’avvocato, questo spiega molto sul perchè la giustizia in italia faccia così pena!
    a proposito di stupidità umana, faccia un bell’articolo anche sui fatti legati al calcioscommesse di napoli, genova, bologna tutta questa gente implicata che sta tornando a giocare viene rappresentata come eroi dagli stessi giornali che quest’estate indicavano l’atalanta e doni come il demonio sulla terra!
    saluti

  7. Ok, allora discutiamo razionalmente. Una ragazza ed un ragazzo litigano per strada alle 3 di notte. La ragazza va in ospedale ma non denuncia nulla. Il ragazzo gioca in una squadra di serie A e a quell’ora dovrebbe starsene a dormire, possibilmente da solo. Non essendoci denuncia cosa doveva fare la società se non derubricare il caso a litigio tra fidanzati o ex? Doveva frustare il ragazzo perchè un giornale color rosa scrive, come la solito, cose da verificare? Stia tranquillo, se dovesse risultare che Schelotto ha alzato anche solo un dito contro una donna, indipendentemente da chi essa sia e da che fama è avvolta, dovrà fare i bagagli e lasciare Bergamo di notte e sono certo che la società prenderà le dovute misure. Ma in assenza di una denuncia di cosa parliamo? Come dice Lei, il caso di violenza è “possibile”, io se fossi avvocato direi piuttosto “presunto”, quindi perchè dovrebbe essere disgustosa la difesa della società?

  8. Dai, ragazzi, è inutile continuare a parlare con questa persona. Come si dice dalle mie parti: “a lavà ‘a capa ‘o ciuccio se perde acqua e sapone”………

  9. Come ho scritto, “in mancanza di un accertamento dei fatti, una sanzione disciplinare per l’episodio di violenza sarebbe stata giuridicamente immotivata”.
    Ciò che trovo vergognoso non è che la società, per il momento, si limiti a comminare una multa (per il ritardo), ma che l’unico commento sia stato “Chi è senza peccato scagli la prima pietra, siamo stati tutti giovani, fidanzati e bollenti”, che piuttosto chiaramente lascia intendere che se anche fosse volato qualche schiaffo non sarebbe poi così grave.
    L’Atalanta avrebbe avuto, innanzitutto, uno strumento giuridico per affrontare la questione con la serietà che merita: pur senza comminare sanzioni disciplinari, avrebbe potuto sospendere il calciatore (continuando a pagargli lo stipendio) finché i fatti non venissero accertati. Al di fuori del mondo del calcio è una procedura assolutamente normale in caso di “presunte violazioni” anche molto meno gravi di questa.
    L’atteggiamento della società è del tutto in linea con quello dell’informazione, che su questa vicenda è stata altrettanto morbida (a dir poco), tanto da derubricare la faccenda come “gossip”: altro che persecuzione contro l’Atalanta!
    In altri Paesi, come l’Inghilterra, in un caso del genere il calciatore sarebbe stato immediatamente sospeso e la società avrebbe promosso un’indagine approfondita prima di riammetterlo in squadra: è imbarazzante che in Italia gran parte dell’informazione e del mondo sportivo, invece, si schierino compatti con “la versione di Schelotto” senza spendere nemmeno una parola, anche in generale, sulla piaga della violenza di genere.

  10. Un legale dovrebbe distinguersi per perspicacia, saggezza e discernimento. Lei non ha capito nulla della faccenda e scrivendo non fa che peggiorare la situazione.

  11. Caro Laser,
    i commenti contro di te e contro la donna presunta vittima di questa vicenda stanno cominciando ad assomigliare, per profondità e articolazione, a dei cori da stadio. Queste reazioni sono rivelatrici di una mentalità maschilista e meriterebbero di essere stigmatizzate duramente quanto le dichiarazioni del dirigente dell’Atalanta.

    Solidarietà a te e stigma agli scemi.

  12. Ma è mai possibile che una persona faccia un ragionamento su un problema delicato e pervasivo come la violenza di genere (che si nutre anche del silenzio di coloro che circondano chi si macchia di una colpa grave come questa) e i commenti a tal proposito vadano da frasi sessiste nei confronti della ragazza in questione (“questa ex fidanzata è famosa in città per facili costumi, diciamo che la da via come il pane se c’è di mezzo il soldo”) a insulti espliciti nei confronti di chi tenta di portare avanti il ragionamento di cui sopra? Vergognosi!

  13. Di Mauro direi tutto ma non che e’ un onanista.
    Comunque direi che i commenti provano quello che l’Avvocato ha scritto nel suo post

  14. Moralizzatore: “so che questa ex fidanzata è famosa in città per facili costumi, diciamo che la da via come il pane se c’è di mezzo il soldo.”
    Anche fosse è roba sua, mica di qualcun altro. Questo giustifica gli schiaffi e i calci? Forse che per il suo essere così liberale nel concedere i propri favori (e questo lo ha detto il moralizzatore sulla base di voci che gli sono state riferite, non c’è nemmeno un pezzo di “carta rosa” a testimoniarlo nero su bianco) automaticamente è degradata a essere umano di serie B? Anche questo indica l’ottusità e la meschinità di chi scrive: l’uomo che ha una vita sessuale molto attiva è degno di rispetto e di invidia semmai, la donna invece viene disprezzata e assurge al ruolo di cosa, un sasso in mezzo alla strada che può essere calciato via senza pensiero alcuno. Persino gli animali son tutelati dalla legge, lo sa? Persino gli animali.

    Avvocato Laser: “Vergognosa la “spiegazione” data dal direttore sportivo Pierpaolo Marino: “”Chi è senza peccato scagli la prima pietra, siamo stati tutti giovani, fidanzati e bollenti.””
    Ecco, forse moralizzatore e gli altri che stanno contestando il post dell’Avvocato dovrebbero leggere meglio anche qui. Non si discute se sia vero o meno quello che è successo (la tipa è stata ricoverata, non ha sporto denuncia, è solo gossip etc.) ma si condanna la noncuranza, la leggerezza del direttore sportivo, il suo non dare peso al fatto in sé, come fosse cosa senza importanza, una cosa che accade tutti i giorni ma niente di male, che vuoi che siano quattro schiaffi? quante storie!!!
    Sarebbe bello se voi signori poteste essere donne solo per qualche giorno e subire trattamenti simili. Giusto per sperimentare che effetto vi fa.

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