L’Epifania tutte le feste porta via, e infila definitivamente in archivio l’anno appena concluso. Il 2016 ha confermato tutte le dicerie sui bisesti, ma pure un anno che ha tolto, anche a me personalmente, piu’ di quanto abbia dato, qualcosa che merita di essere ricordato l’ha pur sempre prodotto. Ecco ad esempio tre libri e tre film che mi hanno colpito e lasciato spunti di riflessione importanti.
LIBRI
Un romanzo, un saggio e un fumetto, in ordine di lettura:
Valerio Evangelisti, Nella notte ci guidano le stelle
Ne ho scritto approfonditamente qui.
Felix Morrow, Rivoluzione e controrivoluzione in Spagna
La guerra civile spagnola e’ stata uno degli eventi piu’ importanti del ventesimo secolo, un vero e proprio crocevia della storia mondiale concentrato in un lasso di tempo e in un luogo ben definiti. Le principali tendenze e idee politiche sono state messe alla prova decisiva, mostrando il loro vero volto e i loro limiti: lo stalinismo e la politica dei fronti popolari, il marxismo e l’anarchismo.
Non e’ un caso che questa vicenda tragica abbia ispirato libri e film memorabili, da Omaggio alla Catalogna di Orwell a Terra e liberta’ di Ken Loach. Personalmente sono stato sempre affascinato dalla complessita’ e dalla rilevanza di questa esperienza, su cui una decina d’anni fa scrissi un breve articolo per il primo dei Quaderni di formazione dei Giovani Comunisti di Pavia (qui c’e’ un estratto).
Nell’ottantesimo anniversario dell’inizio della Rivoluzione spagnola, Sinistra Classe Rivoluzione ha pubblicato l’opera di Felix Morrow in una nuova traduzione emendata dai numerosi (e in gran parte intenzionali) errori della precedente, che risaliva agli anni Sessanta. Qui potete leggerne una presentazione.
Morrow era un militante trotskista americano, testimone oculare degli eventi, di cui fornisce allo stesso tempo un resoconto asciutto e preciso e una lettura materialista che evidenzia i reali interessi e rapporti di classe, il tutto con una prosa appassionata e coinvolgente. Per chiunque voglia approfondire la propria conoscenza della guerra civile spagnola, questo volume e’ la miglior fonte disponibile.
Toni Bruno, Da quassu’ la terra e’ bellissima
Ho gia’ parlato di questo libro a fumetti nel mio resoconto degli acquisti di Lucca Comics, dove avevo avuto il piacere di chiacchierare con l’autore Toni Bruno nel quarto d’ora che ha impiegato a disegnarmi la dedica, allo stand della casa editrice Bao.
Dopo averlo letto, confermo le ottime impressioni che ne avevo avuto. Si tratta di un’opera intelligente e originale, per il tema scelto (la sindrome da stress post-traumatico) e la vicenda utilizzata per raccontarlo (un astronauta sovietico “curato” da uno psicologo americano che a sua volta…), ma anche e soprattutto per il modo in cui il tutto e’ messo in scena.
Non mi stupisce affatto che il libro sia stato premiato dalla giuria del Comics.
FILM
Veloce come il vento, di Matteo Rovere
Anche qui nel descrivere il terzetto andiamo in ordine unicamente cronologico. In primavera, poco dopo Lo chiamavano Jeeg Robot (che pero’ e’ del 2015 e quindi non vale, altrimenti l’avrei inserito proprio al suo posto), quest’altro film mi ha fatto stupire della qualita’ delle produzioni italiane a basso budget ma ad altissimo tasso di idee e capacita’ creative.
E’ molto interessante e ben scritta la storia, quella intrecciata di due fratelli nella provincia romagnola, entrambi piloti da corsa, uno con un grande passato alle spalle, l’altra con un promettente futuro davanti, entrambi con un presente tragicamente problematico.
Sono sorprendentemente bravi gli attori, non solo la giovane debuttante assoluta Matilda De Angelis, ma soprattutto il miglior Stefano Accorsi che si ricordi.
E’ straordinaria la regia di Matteo Rovere, che si supera nelle scene di corsa, che restituiscono il senso della velocita’ e del pericolo perfino meglio che in Rush, ma senza i mezzi tecnici di quella mega-produzione riescono a dare la percezione anche della precarieta’ delle automobili “artigianali”, tanto diverse da quelle super-professionali della Formula1.
Un regalo inaspettato.
Animali notturni, di Tom Ford
La meravigliosa Amy Adams e l’ottimo Jake Gyllenhaal in un’opera complessa e affascinante.
La ricchissima ma insoddisfatta Susan riceve dall’ex marito Edward la bozza del suo primo romanzo (Animali notturni, appunto), dedicato proprio a lei. Da qui in avanti si dipana un racconto su tre livelli: l’infelice presente di Susan con l’attuale marito, per il quale ha lasciato Edward, il passato della sua storia d’amore con Edward, iniziata e poi finita per la sfiducia di lei nelle capacita’ del futuro scrittore, e l’allegoria del romanzo che Susan sta leggendo, in cui un uomo (lo stesso Gyllenhaal che interpreta anche Edward) perde la moglie e la figlia in un’aggressione da parte di una gang di sbandati, ma finira’ per vendicarsi uccidendo il capo della banda.
Il ruolo di Susan nell’allegoria e’ la chiave di volta dell’intera costruzione narrativa, con il miglior finale del 2016.
Rogue One, A Star Wars Story, di Gareth Edwards
Va be’, non poteva mancare. Ma a scrivere non e’ soltanto l’acritico appassionato di Guerre Stellari, come ho gia’ cercato di spiegare qui.
Vediamo se il 2017 sapra’ fare di meglio!