Buon Natalelaser

Scusate l’assenza. Per farmi perdonare ho scritto il mio consueto raccontino natalizio – il nono che CarmillaOnLine ha la bontà di pubblicare: come sempre parla della possibilità di un mondo migliore di quello in cui viviamo. Il mio augurio è che tutti possiamo cominciare (o continuare) a organizzarci perché si avveri. Buon Natale!

Io, Babbo Natale

Un’esplosione di fulmini violacei illuminò per un istante il vicolo. Al suo posto, un attimo dopo, si materializzò dal nulla un uomo. Nudo. Rabbrividì per il freddo pungente e si guardò intorno, confuso e spaesato. Il frastuono aveva svegliato un clochard semi-ibernato nel suo giaciglio di cartoni e giornali vecchi. Osservò l’uomo avvicinarsi con aria pericolosa e si finse addormentato, sperando che se la sarebbe presa con il suo compare poco più in là. Ebbe fortuna: lo sconosciuto sollevò di peso il barbone che giaceva incosciente, gli levò il lurido cappotto sgualcito e gli scarponi consumati e li indossò con una smorfia di disgusto. Quindi si mosse verso il Corso brillante di luminarie.

Non appena ebbe svoltato l’angolo, un’altra figura, sbucata dal nulla, si avvicinò all’accattone ancora privo di sensi, e ora anche di vestiti. Da un sacco estrasse un paio di scarpe e una coperta e gliela adagiò sopra. L’altro barbone, che continuava a fingersi addormentato, dalle palpebre socchiuse riuscì soltanto a distinguere nella penombra il profilo tondeggiante del filantropo. Lo vide allontanarsi nella stessa direzione dell’uomo di prima e solo quando fu sparito osò allungare la mano verso la bottiglia di vodka. Ingollò un gran sorso e dopo pochi istanti riprese a russare.

[Il seguito su Carmilla, oppure qui]

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