È passato un anno e manchi immensamente.
Ma nei tre giorni appena trascorsi è successa una cosa meravigliosa. Grazie all’iniziativa di alcuni dei tuoi più cari amici, che hanno costituito l’Associazione culturale Valerio Evangelisti – Il sol dell’avvenire, ci siamo ritrovati in oltre un centinaio, a Bologna e poi a Ponticelli, in una sequenza di eventi uno più suggestivo dell’altro.
Ti abbiamo ricordato ma soprattutto raccontato, te che con i tuoi racconti hai cambiato una miriade di vite – compresa la mia. E abbiamo cercato di raccogliere il tuo testimone: di impegno, passione, militanza e di straordinaria generosità, oltre che di grande letteratura.
Abbiamo toccato con mano, per l’ennesima volta, quanto siano forti i legami che hai creato: un porto sicuro, una rete di affetti duraturi, una famiglia vera. E abbiamo forse soltanto cominciato a capire quanto grande sia stato il tuo posto nella scena intellettuale e letteraria degli ultimi trent’anni.
Non so descrivere la mia gratitudine nei confronti di chi materialmente ha organizzato questa iniziativa, sobbarcandosi un lavoro titanico, sotto tutti i punti di vista: Silvia, Francesco e tutti gli altri. Di una cosa sono sicuro: sarà la prima di molte altre.