Il sottotitolo di questo blog è Lavoro, diritti, rivoluzione e Guerre Stellari.
Ultimamente ho scritto spesso di lavoro e diritti, e qualche volta anche di Guerre Stellari. Mi rendo conto che invece alla rivoluzione ho dedicato poco spazio, se non per dire – parlando di lavoro e diritti – che soltanto una rivoluzione potrebbe davvero garantirli.
E allora sono felice di rimediare a questa lacuna – e di interrompere proprio così un lunghissimo periodo di silenzio – dedicando questo post alla nascita del Partito Comunista Rivoluzionario, che viene celebrata oggi in un’assemblea che si tiene a Roma, nel centro congressi Frentani.
Non basta dire che “servirebbe una rivoluzione”, è necessario creare lo strumento per realizzarla, e rendere questo strumento disponibile a tutti quelli – una minoranza, che però cresce visibilmente in numero e determinazione specialmente tra i più giovani – che sono alla ricerca di un’alternativa sempre più necessaria al quadro politico attuale.
Con la consapevolezza che la strada da fare è ovviamente molto lunga, crediamo che la fondazione di un vero e proprio Partito Comunista – non più soltanto una “tendenza” o più genericamente una “organizzazione” – possa funzionare come un radiofaro per queste persone, indicare un punto di riferimento, una direzione in cui muoversi.
Per quanto mi riguarda, è il passaggio più importante nel mio percorso di militanza politica, che compie in questi giorni un quarto di secolo sempre nella stessa organizzazione: lo scrivo con una certa emozione.
Si chiamava FalceMartello quando l’ho conosciuta, da giovane universitario di belle speranze; oggi, i giovani, di speranze in questa società ne hanno ancora meno di allora: è per questo che rispetto a venticinque anni fa sono molti di più quelli che già oggi cercano nel comunismo un’alternativa.
Abbiamo l’ambizione ma anche la certezza di essere attrezzati, dal punto di vista organizzativo ma soprattutto dal punto di vista della teoria e del programma, per essere questa alternativa. La stiamo costruendo in tutto il mondo con l’Internazionale Comunista Rivoluzionaria, di cui saremo la sezione italiana. Oggi a Roma siamo centinaia, da tutta l’Italia: contiamo di essere migliaia in un futuro molto prossimo.
Viva il Partito Comunista Rivoluzionario! Viva l’Internazionale Comunista Rivoluzionaria!