Reduci dal pranzo di Natale? Non sapete come impiegare la serata? Riposatevi leggendo il racconto che ho scritto per Carmilla on line (che ringrazio come sempre per l’ospitalità!). Eccovi l’incipit.
Sindrome di Natale
FATTO
1. Vigilia di Natale
Aveva trascorso la giornata a pulire, riordinare, rassettare, preparare. Da sola, perché Riccardo era sceso in Sicilia a trascorrere Natale con la sua famiglia, e sarebbe tornato soltanto il giorno dopo. Finalmente era tutto pronto, gli ultimi scatoloni del trasloco erano stati nascosti nella stanza che usava come studio, il forno era spento: aveva ancora un paio d’ore per sé prima che i parenti invadessero la sua laboriosa quiete, per un cenone della Vigilia che non prometteva di essere breve.
Era la prima volta che vedevano la casa nuova, un appartamento in una delle torri appena costruite nella periferia nord della città. Lei stessa non si era ancora del tutto ambientata, non si raccapezzava degli spazi, spesso non trovava le cose che cercava, a volte le pareva che qualcuno le spostasse di nascosto. Forse Riccardo, che per scherzare diceva che avevano comprato una casa infestata.
Si preparò una tisana di basilico, melissa e zafferano piemontese, acquistata qualche giorno prima al mercato agricolo domenicale – uno dei pregi del quartiere che stava appena cominciando a scoprire – e lungamente bramata. Con la tazza fumante in mano, si stese sul divano e quasi senza pensarci accese il televisore. Abituata al suo vecchio e massiccio schermo da 32 pollici, ogni volta che posava lo sguardo sui 50 pollici che Riccardo aveva insistito per prendere per la casa nuova, le sembrava di essere avvolta dalle immagini.
Sul canale delle notizie era evidenziata un’ultim’ora: “Strage di Prato, indagini viziate: processo da rifare. Proteste dei sindacati e rabbia dei parenti delle vittime”. Disgustata, spense il televisore. Un istante dopo, cacciò un urlo e perse i sensi dallo spavento.
Il seguito potete leggerlo qui.
Tengo particolarmente a questo racconto, fra gli ormai numerosi raccontini natalizi per Carmilla, perché più degli altri parla del lavoro che mi sono scelto, descrivendo alcune delle sue sfaccettature.
A questo proposito, non ho ancora avuto occasione di condividere una curiosa esperienza che mi è capitata alcuni mesi fa, quando sono stato invitato a raccontarmi, in qualità di avvocato dei lavoratori, al programma radiofonico Story Time di Radio Canale Italia. Ecco la registrazione, in cui si parla ovviamente anche di questo blog che tra non molto diventerà… maggiorenne.
Buon Natale a tutti i miei lettori!